Cani nel Parco
In linea generale possiamo affermare che i cani all'interno del Parco dell'Adamello è bene tenerli al guinzaglio. Le motivazioni sono diverse, alcuni esempio sono: proteggere la fauna selvatica, non disturbare i cani da lavoro (cani usati nelle operazioni di soccorso, cani pastore e di guardiania degli animali al pascolo), rispetto degli altri escursionisti sui sentieri di montagna.
Ricordiamo che i cani da lavoro, invece, durante la loro attività possono girare senza guinzaglio. Stesso discorso vale per i cani da caccia, nelle aree e con le modalità proprie dell’esercizio dell’attività venatoria.
Per approfondire l'argomento:
Nel Parco dell’Adamello, all’interno degli orizzonti superiori (alpestre e culminale) e, soprattutto, nell’area classificata Parco Naturale, l’ingresso dei cani è consentito solo al guinzaglio e lungo sentieri segnalati e battuti. Anche nelle aree di sosta e pic-nic i cani devono restare sotto il costante controllo del padrone.
Al link troviamo le Norme tecniche di attuazione del Piano Territoriale di Coordinamento del Parco. Gli articoli di riferimento sono:
- Art. 25, comma 1, lettera n;
- Art. 29, comma 4;
In pratica, dall’obbligo di tenere i cani al guinzaglio resta esclusa la fascia di Parco denominata “orizzonte del paesaggio antropico” (ma in questa fascia il divieto vige comunque nelle aree attrezzate per il picnic).
L’area a Parco Naturale è soggetta al disposto normativa della Legge n. 394/91 e, pertanto, la trasgressioni ai regolamenti vigenti prevendono anche sanzioni penali.
Le cartografie di azzonamento del Piano Territoriale di Coordinamento del Parco sono visualizzabili e scaricabili in fondo alla pagina (link)
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